Addio alle odiose pasta da impronta!!!

Da circa 1 anno abbiamo dotato il nostro ambulatorio dello scanner intra-orale TRIOS 3Shape ed abbiamo potuto finalmente pronunciare la frase “addio alle odiose pasta da impronta !!!”

Grazie infatti a questa nuova tecnologia le impronte dei nostri pazienti vengono rilevate con metodica completamente digitale tramette un sottile scanner in grado di scattare migliaia di fotografie dei denti di entrambe le arcate in pochi minuti.

Tutte le immagini rilevate vengono quindi ri-assemblate grazie ad un potente software sino ad ottenere la ricostruzione tridimensionale della bocca dei nostri pazienti che viene così immediatamente inviata tramite il web ai nostri odontotecnici.

Mai più senso di soffocamento, conati di vomito, cattivi sapori dei materiali da impronta, senza contare il fatto che è possibile interrompere la scansione in qualsiasi momento e riprenderla dopo alcuni minuti dallo stesso punto in cui ci si era fermati.

Grazie alla moderna tecnologia possiamo affermare che l’incubo della presa dell’impronta appartiene oramai al passato!!!

India, estratti 232 denti a un ragazzo di 17 anni

Da oltre un mese la mandibola di un ragazzo indiano continuava a "gonfiare" senza motivo così il padre si è convinto di portare il proprio figlio all'ospedale Mumbai per fare dei controlli.

L'equipe del reparto di odontoiatria hanno immediatamente diagnosticato una forma tumorale benigna nella mascella inferiore che favoriva la "crescita" continua di elementi dentari.

Odontoma composto è stata la diagnosi per il paziente che è stato immediatamente sottoposto ad un delicato intervento per estrarre i 232 piccoli denti formati sulla mascella.
Nel video della BBC le fasi del'intervento.

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Consumiamo troppo zucchero, e la carie ringrazia.

Una ricerca inglese ha cercato di capire la quantità giornaliera massima da assumere

Se è, chiara, la relazione tra zuccheri e carie nessuna analisi è stata ancora condotta per capire quanto sia il valore ottimale di assunzione di zucchero per non incorrere in carie e se il livello di consumo ottimale di zucchero indicato dall'Oms (10%) vale anche per la prevenzione della carie.A provare a dare una risposta lo studio condotto dall'University College di Londra e dalla London School of Higinene & Tropical Medicine pubblicato su BMC Public Health.

L'obiettivo quello era quello di determinare la dose-risposta e la relazione quantitativa tra l'assunzione di zucchero e l'incidenza della carie dentale nei bambini e negli adulti. Lo studio è stato svolto nei paesi in cui il consumo di zucchero cambiato a causa delle restrizioni in tempo di guerra o da mutamenti delle abitudini alimentari. È stato inoltre valutato anche l'impatto del Fluoro sui livelli di carie.

I ricercatori hanno esaminato molte cartelle cliniche rilevando che, se negli Usa circa il 92% degli adulti di età compresa tra 20 e 64 anni ha avuto una carie in almeno uno dei denti permanenti, in Nigeria - dove il consumo massimo giornaliero di zucchero si aggira intorno ai 2 grammi - la carie dentale è un problema che riguarda solo il 2% della popolazione adulta. E, per quanto riguarda i bambini, i ricercatori hanno rilevato che passare da un consumo di zucchero paria zero a quasi il 5% del totale delle calorie giornaliere porta a raddoppiare il numero di carie.

"C'è un rapporto diretto tra carie per assunzione di zucchero", hanno rilevato i ricercatori che sottolineano come l'utilizzo del 10% di zucchero, come indica l'OMS, comporta un rischio carie importante. Indicativamente i ricercatori indicano un range di utilizzo di zucchero tra il 3% ed il 5% delle calorie totale, ovvero tra i 15 ed i 25 grammi al giorno.